Come compilare la Dichiarazione imposta di soggiorno
Dal Dipartimento delle Finanze del Mef sono arrivati i chiarimenti per alberghi, B&B, Agenzie immobiliari e altre strutture ricettive su come presentare la Dichiarazione dell’imposta di soggiorno.
Erano attese e finalmente sono arrivate. Il Dipartimento delle Finanze del Mef ha pubblicato sul suo sito una trentina di Faq che chiariscono come presentare la dichiarazione dell’imposta di soggiorno che dev’essere compilata e inviata entro il 30 settembre. Scadenza che era stata differita dal 30 giugno al 30 settembre a causa delle difficoltà generate dalla pandemia.
Le indicazioni che si trovano sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze aiutano gli albergatori a gestire la documentazione sul tributo locale istituito e riscosso nel 2020 e nel 2021. Le Faq della Dichiarazione dell’imposta di soggiorno sono comunque linkate qui sotto e liberamente scaricabili.
Interrogativi e risposte che spiegano come gestire diversi aspetti della Dichiarazione d’imposta di soggiorno: dalla dichiarazione cumulativa agli intermediari, dall’obbligo di ripresentazione delle Dichiarazioni 2020 e 2021 alla modalità della compilazione della Dichiarazione stessa.
Insomma un vademecum che va oltre alle classiche Faq e che aiuta hotel, pensioni, B&B e tutte le strutture ricettive e con locazione turistica a comprendere meglio come e in che modo presentare la Dichiarazione d’imposta di soggiorno.
Dalle Faq, per esempio, emerge in modo chiaro che per il 2020 e il 2021 devono essere presentate due dichiarazioni, una per anno.
Emerge per di più che in tutte le situazioni, anche nel caso di locazioni di immobili al di sotto dei 30 giorni, che il soggetto che incassa il canone o il corrispettivo è responsabile della Dichiarazione. Quindi, se il canone è incassato dall’intermediario sarà lui il responsabile della presentazione della Dichiarazione. Il principio rimane valido, ossia chi incassa deve dichiarare, anche nel caso di gestioni miste: ognuno avrà responsabilità per la parte di competenza.
Se si hanno beni immobiliari in più comuni, la Dichiarazione dovrà essere presentata in ognuno di essi per competenza territoriale: bene-municipalità.
Nel caso della rateizzazione del versamento dell’imposta al comune, bisognerà inserire in Dichiarazione solo l’importo effettivamente versato e nelle Annotazioni Generali della Dichiarazione andare a specificare che vi è una rateizzazione in essere.
Un altro chiarimento molto interessante riguarda quei comuni che, per aiutare l’economia locale durante e in fase post Covid, avevano deciso di sospendere temporaneamente l’imposta di soggiorno. In questo caso non sussiste l’obbligo dichiarativo. Se la sospensione, però, riguarda solo alcuni mesi del 2020 e del 2021, allora la Dichiarazione dell’imposta di soggiorno dev’essere regolarmente presentata.
Nei campi PEO e PEC sono accettati anche indirizzi personali qualora non si fosse provvisti di quelli aziendali.
In più, c’è da considerare che laddove il gestore non abbia avuto presenze, è comunque tenuto a presentare la Dichiarazione dell’imposta di soggiorno valorizzando a 0,00 il numero delle presenze del periodo.
Come gestire al meglio la Dichiarazione imposta di soggiorno
Per gestire al meglio e senza patemi quest’adempimento normativo i software Dylog come Hotel hanno la procedura già inserita nel proprio software.
Bastano pochi passaggi affinché la Dichiarazione d’imposta di soggiorno sia compilata e inviata.
Per approfondire le varie Faq è possibile scaricarle cliccando qui.